Gli affreschi del Thanner

Il comune di Attimis, cuore verde del Friuli Venezia Giulia, è un luogo ricco di storia; i resti della torre del Castello Inferiore spuntando dal bosco e vegliando sul capoluogo comunale sono l’emblema di un’antica terra: La Terra dei Castelli. Basta spostarsi però nella vicina frazione di Racchiuso per scoprire che anche l’arte pittorica ha lasciato una traccia importante in questo territorio che non smette di stupire: all’interno della chiesa di San Silvestro Papa infatti, sulla volta di un coro medievale risparmiato ed inglobato come cappella laterale nella chiesa moderna, sono conservati gli affreschi di Gian Paolo Thanner.

Nato a Cividale attorno al 1475, figlio d’arte, il Thanner è artista attivo in Friuli nel primo terzo del sedicesimo secolo ed è conosciuto principalmente per i suoi affreschi in numerose chiesette rurali. Sono quindi soprattutto soggetti a tema religioso quelli che dipinge, e lo fa con una tecnica che mescola caratteristiche di quella trecentesca (buon fresco) con altre tipiche del barocco successivo (mezzo fresco).

Dalle sue opere traspare l’attenzione alla semplicità di comprensione del messaggio rivolto ai devoti cui i suoi lavori sono dedicati. Le figure appaiono quasi sempre prive di movimento compositivo, con occhi spalancati e piccolo mento, immerse in contesti paesaggistici o architettonici appena abbozzati e privi di prospettiva; immagini che nella loro semplicità ed immediatezza restituiscono un forte impatto emotivo, campite a grandi pennellate con colori caldi e brillanti. Queste sono tutte caratteristiche che ben si notano anche nel ciclo di Racchiuso, affrescato tra il 1521 ed il 1522.

La volta a crociera della cappella è composta da quattro vele separate da costoloni che s’incrociano in un tondo di pietra raffigurante San Silvestro. La decorazione di ciascuna vela è costituita da una figura centrale, di dimensioni maggiori, (Padre Eterno, Maria con Bambino sovrapposta a S. Veronica, S. Elena, S. Giacomo) circondata da angeli suonatori o reggenti libri aperti e si completa negli angoli in basso con le rappresentazioni degli Evangelisti e dei Dottori della Chiesa latina secondo gli accoppiamenti Angelo di S. Matteo – S. Ambrogio, Leone di S. Marco – S. Agostino, Vitello di S. Luca – S. Gregorio ed Aquila di S. Giovanni – S. Gerolamo ben evidenziati negli scatti di Mario Marcolina.

Arpe, clavicembali, chitarre, tamburi, flauti, cetre, corni, gironde, sono solo alcuni degli strumenti musicali rappresentati ed oltre a far sì che tutta l’opera trasmetta un senso di gioia e letizia, ci portano indietro nel tempo sulle note della musica di una festa rinascimentale facendo di questo un luogo assolutamente da visitare.

La località di Racchiuso divenne celebre, tra i cultori di studi storici, anche per la presenza di una iscrizione in friulano apposta sul campanile, ritenuta a lungo risalente al 1103 e come tale il documento più antico della parlata friulana. Studi successivi hanno portato a datare l’iscrizione, e con essa l’inizio della realizzazione del campanile, al 1448.  Lesionati dal sisma del 1976 la chiesa, compreso il coro con gli affreschi del Thanner, e il campanile vennero successivamente restaurati.

Terra di arte, di storia civile e religiosa, con il culto del vino nella sua essenza, di buoni piatti da gustare della cucina locale e di tradizioni popolari, la Terra dei Castelli ha anche un’anima outdoor con proposte diverse a contatto con la natura. Che si esprime al massimo sui sentieri che portano ad esplorare colline, boschi, montagne e paesaggi mozzafiato dove a brillare sono le vedute panoramiche, dai monti al mare. E visitarli in sella a una bici o con uno zaino in spalla è decisamente il modo migliore per lasciarsi incantare dalla loro magia.