Il Re in tavola

Giungere ad Attimis ha un comun denominatore: da qualsiasi direzione si arrivi, l’impressione è quella di essere abbracciati, coccolati, accolti dalla natura. La bicicletta amplifica, risalta questa sensazione: provare per credere. Bici, trekking: esplorare. “Un respiro d’aria buona” cantava Zucchero nel capolavoro “Un soffio caldo”. L’incrocio delle correnti che si gettano a capofitto dalla montagna con quelle risalenti dalla bassa, furono in passato un cocktail delizioso in grado di cullare in maniera naturale e delicata la preparazione di una specialità friulana: il prosciutto crudo.

La memoria vola indietro agli anni ’60, quando Bruno Mattiussi ebbe l’intuizione di dedicarsi all’attività norcina con un prosciuttificio artigianale. Le preziose ricostruzioni di alcuni abitanti, raccontano che i prosciutti venivano appesi alle tradizionali “spalliere” e posizionati in ampi terrazzi all’aperto, usufruendo delle condizioni ambientali naturali, nelle giornate di sole asciutte e ventilate: una fase importante della conservazione che permetteva al prosciutto di “asciugarsi” senza inumidirsi né appassire troppo.

La combinazione del processo di salatura seguito dalla stagionatura, permetteva alla coscia del maiale di perdere gradualmente l’acqua. Un tempo, in assenza di frigoriferi, questo era anche il modo migliore per conservare la carne.

Il prezioso insegnamento di Bruno non è andato perduto e la Prosciutteria Martinuzzi a Racchiuso ne ha raccolto brillantemente il testimone, con un’ incessante crescita che abbraccia almeno tre generazioni a partire dagli anni ’30.

Prima un’osteria, poi una prosciutteria specializzata, infine un ristorante che dal 2007 raccoglie ampi consensi degli ospiti.

Tripudio del gusto e del palato, ambiente dalla fine ricerca del miglior connubio ed accostamento tra cibo e vino, dove il crudo è pietra miliare, base, fondamenta di quel che poi lo chef riesce ad offrire, con un occhio vigile ed attento al bio ed un’instancabile ricerca della qualità e della freschezza delle materie prime stagionali.

Il menù spazia dagli antipasti ai primi delicati dove si incrociano i fragranti sapori di prosciutto con funghi porcini, ad esempio, piuttosto che un mix sfizioso con protagonista sempre lui, il crudo, re della norcineria, accostato ai bianchi asparagi friulani. La cantina è costantemente rinnovata e pronta a soddisfare le esigenze dei clienti. Il tutto, magari, dopo un’immersione nella terra dei Castelli, il tutto con una certezza che i gestori offrono ai clienti: sentirsi a casa. Provare, gustare per credere.