Forse non sarà ufficialmente accettata come un’impresa da record, ma di certo ha regalato un weekend di emozioni a quanti ne hanno seguito le gesta: è l’impresa di Manuel Forgiarini di Gemona del Friuli di professione calzolaio, ma con una grande passione: pedalare in bicicletta. Si è cimentato in una 24 ore non stop con il mezzo “lento” delle due ruote con l’obiettivo di stabilire un primato percorrendo 440 km con un dislivello totale di 13.652 m. Per questa sfida Manuel ha “disegnato” nel suo tracciato la Attimis, Cima Porzus, passando per Subit. In realtà lo “start” era dal Ponte di Forame.

Una sfida pazzesca! Un’impresa vera e propria, una battaglia di resistenza oltre ogni limite che spinge per chi la pratica a bruciare quasi tutte le energie fisiche e non solo, mettendo a dura prova muscoli e polmoni.
La sua avventura è diventata quella di tutti. Turisti del pedale e vacanzieri ospiti del nostro territorio che casualmente, lo scorso week end ferragostano, hanno scoperto e poi seguito senza sosta la performance dell’atleta gemonese fermandosi ad applaudirlo e a incoraggiarlo a qualsiasi ora del giorno e della notte.


Manuel, da sempre amante delle due ruote e delle sfide personali, ha percorso 21 volte il tracciato in salita e altrettante in discesa sulle 24 ore. Il tutto concedendosi solo pochi e brevi “pit stop”, 10 minuti al massimo, per mangiare e rifocillarsi: su 27 ore, comprese le piccole pause programmate, 24 sono state quelle trascorse pedalando. Assistito dalla famiglia, papà e mamma entrambi appassionati e ciclisti, Manuel è salito sulla bici sabato 14 Agosto alle ore 10.00 è ha finito la sua sfida con le “nostre montagne” domenica 15 Agosto alle ore 13.00.


Alla fine stanco, provato, ma felice per aver superato il record personale ha raccontato la sua esperienza. Dalla fatica delle ultime salite, agli incontri notturni con gli ospiti del bosco che transitavano lungo la strada, alla bellezza del panorama che lo ha accompagnato lungo i tornanti del tracciato. “In una sfida così tosta, racconta il gemonese, nulla va lasciato al caso, ma programmato nei minimi particolari. Dall’allenamento notturno per prepararsi alla mancanza di sonno, alle tante ore passate in biciletta, all’alimentazione affidata ad un nutrizionista dello sport che mi ha consentito di portare a termine l’impresa”.
Adesso, per sapere se quello di Manuel potrà essere considerato un primato vero e proprio, dovrà pronunciarsi la Guinness Everesting Group. Ma questo, alla fine, poco importa: Manuel di Gemona del Friuli le sue soddisfazioni le ha già portate a casa e saranno conservate nella “banca” dei ricordi più belli e importanti. Soddisfazioni ampiamente condivise e che ancora una volta, grazie all’uso di un mezzo “lento” quale la bicicletta, sport green per antonomasia, permette di accendere e puntare i riflettori sul nostro territorio, cogliendone bellezza, ricchezza e particolarità.
